Desiderio: Versione fantastica della realtà

GIOVEDI’ SPERIMENTALE

a cura di Piero Pala

 Giovedi 30 Maggio 2013 h. 20:30

Desiderio: versione fantastica della realtà (75 min.)

Cinema Filmstudio

Via degli Orti d’Alibert 1/c – Roma (Trastevere)

Ingresso €. 5,00

 INFOS:

www.complusevents.com

info@complusevents.com

Tel. 333 735 8983

www.filmstudioroma.com/

info@filmstudioroma.com

tel. 334 178 0632

Giovedì 30 Maggio 2013 al Filmstudio prosegue la programmazione di film sperimentali e d’artista che vertono su programmi tematici. In questa nuova serie di proiezioni, “Desiderio: versione fantastica della realtà, è possibile ravvisare desideripulsioni o metafore sessuali,  che differenziandosi dalle preferenze e dai gusti personali prefigurano alcuni aspetti psicologici, sociali e culturali delle tensioni emotive e dell’erotismo. Sei enigmatici film (di Raymonde Carasco, Gina Carducci & Mattilda Bernestein Sycamore, Sandra Davis, Mario Franco, Frédéric Moser & Philippe Schwinger) come un invito a rileggersi Jacques Lacan.

Si ringraziano:

Gina Carducci & Mattilda Bernestein Sycamore, Sandra Davis, FineArtsUnterhemen Zurigo, Mario Franco, Régis Hébraud, Frédéric Moser & Philippe Schwinger.

 

Desiderio: versione fantastica della realtà (75 min.)

 

Raymonde Carasco gradiva

Raymonde Carasco, Gradiva – Esquisse I, 1978, colore, sonoro, 25’

Fotografia: Bruno Nuytten, Montaggio: Anne-France Lebrun e Régis Hébraud

Musica: Paul Méfano, Flauto: Pierre Yves Artaud, Missaggio: Paul Bertault

“A partire dal tema di un racconto di Wilhelm Jensen “Gradiva” (un giovane uomo follemente innamorato di una andatura, vista in un antico bassorilievo e che raffigura una giovane pompeiana), Raymonde Carasco riesce a trasformare le immagini quasi realistiche in un balletto astratto del passo di “Gradiva” che non cessa di porsi al ralenti su un bassorilievo. Non si dimenticherà presto questo movimento che si crederebbe ripetersi all’infinito. Nella produzione stereotipata del cinema francese, questo è un film che recide radicalmente sia al livello della rappresentanzione (mai da India Song, Bruno Nuytten ha prodotto una altrettanto adeguata immagine ad un luogo che è Pompei) che al livello della narrazione dove Raymonde Carasco si spinge ad anni luce del testo di Jensen per conservare (identificare) l’essenza “. (Gérard Courant. Cinéma 79)

enigmaisidoreducasse

Mario Franco, L’enigma di Isidore Ducasse, ITA, 1971, 16mm, col, musica di John Cage, 7‘        

Con questo film, ispirato tanto all’opera di assemblaggio di Man Ray, L’enigme d’Isidore Ducasse (1920) quanto alla dissipante energia poetica di Les Chants De Maldoror (1868-69) di Lautréamont, Franco ha filmato svariati incunaboli (una macchina per cucire, un ombrello…), progenitori si simboli fecondi d’ispirazione per l’arte moderna e contemporanea, che rivestivano una posizione privilegiata tra gli oggetti descritti da Lautréamont.

Architecture of desire4

Sandra Davis, An Architecture of Desire, USA, 1988, 16mm, color and b&w, silent, 18’

“Ritengo questo film come un lavoro che mi ha condotto in maniera precisa attraverso la sua composizione. In primo luogo, sono stato affascinata durante l’inverno e la primavera nella “città dei morti” – Graceland – il cimitero contiene magnificenza, monumentalità ed alcune tombe stravaganti, per il riposo finale di importanti famiglie di Chicago. Pensai, che se potevo realmente vedere attentamente con la mia cinepresa la superficie della pelle del corpo umano, la barriera fra il mondo esterno ed il corpo vivente; allora potevo toccare la conoscenza di che cosa c’era dentro, ed invisibile. Naturalmente mi sono confrontata soltanto con i suoi limiti. L’inverno seguente, sono ritornata al Canyon Chaco, dimora degli antichi pueblos Anasazi (antenati degli hopi contemoranei). Ho filmato tutto il giorno nei Kiva. Aveva nevicato, e quindi non potei uscire sulle strade sterrate e fui costretta a passare la notte in automobile. Mi svegliai improvvisamente, ansiosa, alla luce della luna piena, e vidi un grande gatto nero, come una pantera, che si dirigeva verso di me. Passò a pochissima distanza da me e poi si allontanò, verso i Kiva. Il giorno successivo, lessi che le annotazioni degli Anasazi parlavano di una corsa delle pantere nere, giudicate sacre e originarie dell’area, ma che oramai sono estinte da secoli.” (Sandra Davis)

Philippe Schwinger & Frédéric Moser Unexpected Rules

Frédéric Moser & Philippe Schwinger

Unespected Rules, CH, 2004, 35mm su HD, colore, sonoro, 16’

Il film è basato sulla nota vicenda che ha colpito l’amministrazione Clinton mettendo a nudo le relazioni tra potere, sesso e media.

Carducci & Bernstein Sycamore All that sheltering emptiness

Gina Carducci & Mattilda Bernestein Sycamore

All that sheltering emptiness, 2010, USA, 16mm, colore, sonoro, 7’

All that sheltering emptiness è una meditazione sugli ascensori, le hall degli alberghi, i biglietti da cento dollari, i bagni, i taxi, i cocktail, i recepitionist e altre routine della vita di un buttafuori di New York. Formidabile corto in 16mm è una tipica narrazione del desiderio, della fuga e dell’intimità che evoca anche una percezione di elementi di onesta e di semplicità.